EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), che in italiano significa Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari, è un metodo psicoterapeutico basato sul modello dell’Elaborazione Adattiva dell’Informazione. Quando viviamo un’esperienza traumatica, spesso l’emozione spiacevole associata al ricordo rimane “viva”, ferma, intrappolata nel ricordo stesso, nonostante magari siano trascorsi molti mesi o addirittura anni dall’evento stressante o traumatico. I nostri emisferi celebrali funzionano in modo diverso l’uno dall’altro: in presenza di un evento di vita emotivamente molto carico e quindi stressante, l’emisfero sinistro, deputato all’elaborazione dell’informazione, traduce, trova in qualche modo una spiegazione all’esperienza vissuta, ci permette cioè di razionalizzarla, mentre quello deputato al controllo delle emozioni, il destro, non riesce a fare altrettanto con le sensazioni fisiche ed emotive associate all’evento stesso. Questo fa sì che in presenza di esperienze nuove, che però richiamano in qualche modo quelle emozioni rimaste intrappolate nell’esperienza traumatica precedente, si riattivino quelle stesse emozioni sgradevoli facendoci sentire bloccati, spaventati, in pericolo, agitati, in colpa, etc… Attraverso l’applicazione del metodo EMDR in terapia, si rivive insieme al terapeuta l’evento traumatico e mantenendo intatto il ricordo dell’evento, si “liberano” le emozioni sgradevoli associate, lasciandole defluire, permettendo così alla persona di poter accedere al ricordo stesso, senza però provare più le stesse emozioni negative. Molto spesso un evento emotivamente stressante porta con sé sintomi fisici come tachicardia, sudorazione, senso di nausea e/o emozioni come disperazione, colpa, vulnerabilità, paura di stare da soli, associate anche a pensieri, ricordi e immagini che interferiscono con il sonno, la concentrazione e di conseguenza con la qualità di vita. L’EMDR è comprovato da più di 44 studi scientifici, che documentano l’efficacia del trattamento in diverse patologie come ansia, attacchi di panico, fobie, disturbi alimentari, dipendenze, depressione, sintomi somatici, lutti e il disturbo da stress post traumatico.